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lunedì 25 gennaio 2021

🍴 FRICO 🍴


Oggi ho fatto questa ricetta facile ma davvero deliziosa. 
 E' un "tortino" di patate e formaggio.

Gli ingredienti sono: olio evo, patate, formaggio Montasio e cipolla.

Per prima cosa faccio lessare le patate così da essere morbide per la preparazione.
In una padella antiaderente faccio soffriggere la cipolla e quando è ben dorata aggiungo le patate tagliate a tocchettini ed il formaggio a cubetti. 
Con un cucchiaio di legno si schiaccia il tutto mentre si mescola e si forma una specie di tortino compatto.
Una volta che il frico ha preso forma, si cucina finché è dorato da entrambe le parti facendolo saltare nella padella.
Si serve bello caldo, magari affiancato ad una fettina di polenta e accompagnato da un buon vino rosso (ad esempio un Refosco)

 

venerdì 22 gennaio 2021

🍏🍎 Ciambellone alle mele 🍏🍎




Adatto per la colazione, questo ciambellone rimane morbido e umido per parecchi giorni!
La dose è circa per 8 persone dipendentemente dalle fette che fate, a me piacciono abbastanza consistenti.

Ingredienti:

250 grammi farina 00,
70 gr uvetta sultanina
90 ml olio evo
succo e scorza grattugiata di 2 arance bio
1/2 bustina di lievito
1 cucchiaino da caffè di bicarbonato
6 mele (meglio se qualità Renetta in quanto più asciutte)
100 gr zucchero
200 ml acqua
una manciata di arachidi tostate.


Procedimento:

lavare accuratamente le arance in acqua corrente, quindi grattugiarne la scorza e metterla da parte.
Spremere le arance e mettere l'uva passa in ammollo nel succo.
Mondare le mele e tagliarle a julienne. Sgusciare le arachidi e quindi tritarle.
Sciogliere lo zucchero nell'acqua e olio sbattendo con le fruste, aggiungere la farina setacciata mescolando bene per non formare grumi. 
Aggiungere piano piano mescolando tutti gli altri ingredienti: scorza di arancia, arachidi, mele, uvetta col succo di arancia e per ultimi bicarbonato e lievito passati al setaccio.
Mescolare bene il tutto ed infornare a 180° per un'oretta (fare la prova stecchino)
Se gradite potete spolverizzare lo zucchero a velo, a noi non piace quindi non l'ho messo.
Si presta molto bene anche a ricevere una bella glassa al cioccolato bianco. Io l'ho fatta semplicemente come torta per la colazione e quindi ho preferito lasciarla più semplice possibile.

La mia è rimasta molto umida in quanto in casa avevo solo le mele Golden che sono più acquose, ma è ugualmente buonissima. 



sabato 16 gennaio 2021

🍚🍊 Risotto all'arancia 🍊 🍚




Generalmente la gente quando sente "risotto all'arancia" fa una smorfia un po' disgustata 
ma vi assicuro che una volta assaggiato, cambia idea e chiede il bis....
almeno a casa mia è successo così  😛


Ricetta x 6 persone.

In una casseruola faccio soffriggere uno spicchio o due di aglio. Quando è dorato, aggiungo 2 arance pelate a vivo e tagliate a dadini assieme a qualche peperoncino rosso piccante secco, 1 vaschettina di Cuore di Brodo vegetale e due cucchiai di semi di lino. Aggiungo poi 6 pugnetti di riso integrale precedentemente sciacquato e lascio tostare un po' il riso mescolando. Aggiungo acqua calda tanto da coprire il riso e metto il coperchio mescolando di tanto in tanto badando non asciughi troppo l'acqua. 
Continuo a monitorare mescolando affinché il riso assorba l'acqua senza seccarsi (ovviamente se tende a seccare aggiungo ancora un po' di acqua calda) fino al termine della cottura. 

Il gusto è molto delicato, piace ai grandi ma anche ai bambini. 
 


 

martedì 12 gennaio 2021

🍊🍋🌰 Tenuta Conforti 🍊🍋🌰

Un'altra azienda che ho scoperto in questo periodo è la Tenuta Conforti da cui ho acquistato degli agrumi che sono la fine del mondo! 🍊

Di questa azienda non so molto ma il gusto delle clementine che mi hanno inviato mi è bastato per metterla tra i link preferiti!


Ottimo prezzo, consegna velocissima in 24 ore e prodotto freschissimo davvero appena colto dall'albero!

Queste clementine avevano la buccia così morbida che sembrava velluto, non trattata e quindi edibile.

Frutto davvero di prima qualità che, tenuto in veranda al fresco, mi è durato perfetto per quasi due mesi!

La polpa delle clementine era sodo, dolcissimo, quasi senza semi: ho trovato forse 5 semi in tutta la cassa. Le foglioline sono rimaste belle verdi quasi fino alla fine della loro permanenza in casa mia....dopo quasi due mesi devo dire che si erano seccate 😂

Data la bontà del prodotto, mi spiaceva così tanto dover buttare le bucce che ci ho fatto la marmellata!!


Le bucce degli agrumi sono molto amare, quindi se amate le marmellate extra-dolci simili alla melassa lasciate perdere. Comunque:

per fare la marmellata servono:

1 kg di bucce, 1 kg di zucchero, pectina o mele per addensare.

Per raccogliere 1 kg di scorzette ci ho messo qualche giorno, anche settimane, e quindi per non rischiare che si seccassero o ammuffissero, le ho raccolte in un sacchetto e poste in congelatore.

Una volta arrivata alla quantità che mi serviva ho proseguito come segue:

Ho adagiato le bucce congelate in una pentola alta coprendole con l'acqua e le ho fatte bollire una decina di minuti. Le ho quindi scolate e lasciate raffreddare. In questo modo ho buttato via parte dell'amaro che contengono e le ho ammorbidite. A questo punto le ho tagliuzzate grossolanamente in fettine sottili con un coltello affilato. Ho versato lo zucchero nella pentola, aggiunto le bucce, una mela tagliata a dadini molto piccoli e ho versato all'incirca mezzo litro di acqua. Portare ad ebollizione a fiamma media mescolando spesso per non far attaccare al fondo. Mentre il composto arrivava a bollore, ho sterilizzato i vasetti che avrei utilizzato per invasare la marmellata: processo molto importante per non rischiare di far deteriorare la marmellata durante la conservazione (io faccio bollire i vasetti e poi li asciugo bene prima di invasare. Un altro modo è invasare prima e far bollire dopo per creare il sottovuoto ma io sconsiglio la seconda in quanto, nel malaugurato caso che il vasetto scoppi, dovete buttare anche il contenuto).

Una volta che la marmellata comincia a bollire e a "scoppiettare" schizzi ovunque (per questo serve una pentola dai bordi alti) mescolare di continuo fino ad arrivare alla consistenza che si desidera (provare a mettere un cucchiaino di marmellata su un piattino e lasciar raffreddare per vedere che grado di densità ha acquisito). Spegnere la fiamma e invasare velocemente (deve essere bollente per formare il sottovuoto raffreddandosi! E il sottovuoto è FONDAMENTALE per la corretta conservazione del prodotto!) tappando subito a mano a mano che riempite il vasetto. Riempite fino a circa un dito dal bordo. Lasciate raffreddare i vasetti lentamente sotto una coperta. L'indomani sentirete dei "clock" quando si formerà il sottovuoto. Non abbiate fretta, lasciateli raffreddare tranquilli e riponeteli solo quando saranno freddi. Con il dito passate sopra il coperchio per controllare che si sia formato il sottovuoto (il tappo viene risucchiato all'ingiù formando una leggera conca), se per qualche motivo un vasetto non ha fatto il sottovuoto (vuoi perché il tappo non era chiuso bene, vuoi perché il tappo era difettoso o chissà perché, non buttate la marmellata!!! Usiamo la logica: in un giorno non ha certo formato sostanze tossiche! Mettetelo in frigo e consumatelo per primo! 😉👍   .... sembreranno precisazioni scontate e anche piuttosto stupidine da sottolineare ma vi assicuro che ci sono persone che si perdono davvero in un bicchiere d'acqua da farti rimanere così 😮😲😱...😂😂😂



Tenuta Conforti vende anche limoni e arance di loro produzione, olive, patate, vino ed olio. Sul loro shop online potete trovare anche formaggi tipici calabresi, miele, spezie, farina, ortaggi, confetture, pasta e riso, ed hanno anche la sezione macelleria.

Le consegne avvengono con corriere BRT con spese gratuite a partire da solo 30€. 😉👍



@confortifoodpassion  #confortifoodpassion 


domenica 10 gennaio 2021

😋🍴 Pasticcio al forno vegetariano 😋🍴


Dopo il mio bel acquisto presso il Molino Orsili di cui ho parlato qualche giorno fa, ho preparato questo pasticcio che ha fatto impazzire tutta la famiglia!
Vi scrivo la ricetta.

Dosi per 6 persone.


Per la pasta fatta in casa:
430 gr di farina 0
500 ml di acqua 
2 cucchiao di olio evo
un cucchiaino di sale fino.

Scaldare l'acqua con l'olio sciogliendoci il sale, versare la farina a pioggia mescolando vigorosamente per non formare grumi con un cucchiaio di legno. una volta che avete raccolto tutta la farina in una massa, potete lavorarla sulla tavola infarinata. Questo processo è ottimo per non appiccicarsi tutte le mani in quanto il panetto di pasta rimane morbido ma non appiccicoso. Io mi trovo bene, se voi preferite il procedimento con la farina a fontana dove mettere piano piano l'acqua e impastare, fa uguale: ci metterete un po' più tempo e ci vorrà o meno acqua o più farina.

Una volta lavorata bene la pasta, l'ho tirata con la macchinetta e ne ho ricavate le lasagne.

Ho cucinato 250 grammi di lenticchie nella pentola a pressione per una decina di minuti.
In una pentola antiaderente ho soffritto la cipolla e ci ho versato le lenticchie con peperoncino, chiodi di garofano, cannella, una foglia di alloro, rosmarino e sale. Ho fatto rosolare il tutto alcuni minuti e quindi ho versato la passata di pomodoro (mezzo litro). Ho lasciato cucinare una mezz'oretta mescolando di tanto in tanto.
Una volta pronto il ragù di lenticchie, ho lasciato raffreddare mentre preparavo la besciamella all'acqua:
50 gr burro
50 gr farina 0
500 ml li acqua
sale e noce moscata.
Far sciogliere il burro con il sale e la noce moscata. Aggiungere la farina e farla imbrunire mescolando.
Aggiungere l'acqua CALDA lentamente in modo da farla assorbire piano piano alla farina ottenendo una bella crema senza grumi. Far addensare per alcuni minuti assaggiando e aggiustando eventualmente di sale e noce moscata a piacere: la besciamella è pronta.

A questo punto abbiamo tutto per preparare le lasagne da infornare!
Io per fare prima amalgamo la besciamella al ragù e quindi:
spalmo un sottile strato di ripieno sul fondo della teglia, stendo le lasagne e rifaccio uno strato di ripieno. Così fino alla fine degli ingredienti. Sopra grattugio un po' di grana padano per fare la crosticina in forno. Se amate un gusto più deciso suggerisco di grattugiarci un pecorino stagionato. Per i palati più particolari, la ricotta affumicata. 
Infornare a 180° per 45 minuti.
😋🍴  Sentirete che bontà!!!!!!  🍴😋 



venerdì 8 gennaio 2021

🍌 Tiramisù alla banana 🍌

Volevo dare un nome proprio a questa ricetta...ma unendo le due parole Tiramisù e banana mi uscivano parole un po' imbarazzanti 😂😁😏 quindi lo chiamerò semplicemente tiramisù alla banana 😆





Una ricettina molto facile, veloce, dal gusto delicato.
Avevo voglia di qualcosa di cremoso e sfizioso ma non avevo né uova né mascarpone in casa.
Ho quindi fatto questa versione "fruttosa" del tiramisù.

ingredienti:
1 banana (meglio se molto matura perchè è più dolce e anche più facile da schiacciare),
savoiardi (io ne ho usati 16)
latte e Nesquik per la bagna
2 cucchiai di zucchero 
200 gr di formaggio spalmabile

La procedura è molto semplice e veloce.
Amalgamare bene il formaggio con lo zucchero, incorporare la banana schiacciata e creare una bella crema senza grumi. Assaggiare se va bene lo zucchero e, nel caso, aggiungerne e rimescolare molto bene.
Quindi si procede con il tiramisù:
bagnare i savoiardi nel latte e cioccolato e creare uno strato,
stendere uno strato di crema, 
rifare un altro strato di biscotti bagnati, crema. 
Spolverare con il cacao (o se preferite il Nesquik che è dolce).
Lasciare in frigo per qualche ora prima di consumarlo.  😋



Ho fatto anche una variante in barattolo con la farcia che mi era avanzata:



🍊aggiungendo la scorza di arancia bio grattugiata e zuccherata al posto del cacao.

A me, che non sono propriamente una fan delle cose troppo dolci, è piaciuto.🍊

lunedì 4 gennaio 2021

Kiwi Zespri Gold: una vera bontà !!


Oggi vorrei parlarvi della più grande ditta produttrice di kiwi a livello mondiale: ZESPRI.

La sede della società è in Nuova Zelanda dove coltiva ed esporta kiwi dal 1997. Da 20 anni è presente anche in Italia che è divenuta così il secondo produttore mondiale nella produzione del kiwi Gold!

Penso tutti quanti conoscano il frutto del kiwi ed il suo gusto: buccia marrone leggermente pelosetta, polpa verde smeraldo con la venatura bianca centrale ed i semini neri che la contornano; polpa soda dal gusto asprigno molto particolare. Non so quanti però siano a conoscenza della versione Gold. La buccia è leggermente più chiara della versione Green, è priva di peluria e contiene una polpa gialla leggermente più viscida ma molto più dolce.

Sono stata piacevolmente reclutata per una campagna tester del kiwi Zespri nella varietà GOLD che personalmente non conoscevo.

Ho ricevuto 4 kiwi per me e 4 da dividere con 4 amici, una borsetta di nylon ripiegabile che diventa un piccolo kiwi con il logo di Zespri, una shopper-bag sempre con il logo Zespri e un porta-kiwi con cucchiaino per me e altri 2 per gli amici.

#KiwizzaticonZespri @zespri_kiwifruit_italia  @kuvutit

Sono stata davvero piacevolmente colpita dal gusto dolcissimo di questa varietà ! 
Personalmente mi piace molto mangiare questo frutto, ma ho sempre acquistato la varietà verde che, oltre ad essere più reperibile, ha anche un costo inferiore. Devo dire che ne sono rimasta davvero entusiasta e credo proprio che lo riacquisterò...magari se lo trovo in offerta.
Una cosa non ho gradito molto: i porta kiwi li ho trovati un'inutile trovata di merchandising. Dico questo in quanto il contenitore, una volta  chiuso, è durissimo da riaprire e se e quando si riesce a sbloccare la linguetta con la conseguente perdita di almeno due unghie, la linguetta stessa si rompe. Sinceramente preferivo un kiwi in più e meno plastica da rilasciare nell'ambiente.

#KiwizzaticonZespri @zespri_kiwifruit_italia  @kuvutit




Per Natale ho fatto un dolce al barattolo proprio utilizzando questo frutto e ho davvero stupito i miei familiari.
Ho creato un fondo con la pasta frolla, ho messo degli strati di crema pasticcera alla vaniglia, fetta di arancia, cocco rapè, crema pasticcera alla cioccolata, kiwi, panna montata, una spolveratina di cocco rapè e guarnizioni di kiwi e fragoline disidratate. Molto carino e simpatico anche come segnaposto con l'aggiunta di un fiocchettino dorato al vasetto e un piattino laccato.

#KiwizzaticonZespri @zespri_kiwifruit_italia  @kuvutit


sabato 2 gennaio 2021

Spezzatino di soia





Vorrei presentarvi oggi il grande protagonista del mio cenone di Capodanno: lo spezzatino di soia#pubblicità #Commissioniguadagnate






Lo acquisto già da parecchio tempo e, trovandolo delizioso, ho pensato di usarlo anche per questa ricorrenza.

La confezione contiene 300 gr di prodotto disidratato con il quale potete ricavare 
circa 6 porzioni generose.
La procedura di preparazione è davvero molto semplice.
Fatto totalmente di farina di soia degrassata e ristrutturata, si presenta in cubetti molto leggeri che vanno posti in acqua calda (o brodo) per 20 minuti, quindi si pressa per eliminare l'acqua in eccesso e si cucina come si gradisce.
Io ci ho fatto lo spezzatino con le patate cucinato con le spezie proprio come fosse la carne di manzo, quindi:
mettere a rosolare le patate a tocchetti nella pentola con le spezie quali rosmarino, salvia, sale e peperoncino. Nel frattempo lasciare la soia nell'acqua calda per farla reidratare.
Dopo 20 minuti scolare la soia e versarla sulle patate aggiungendo un paio di foglie di alloro e qualche chiodo di garofano. Portare a termine la cottura delle patate e servire. Accompagnare con un corposo vino rosso, io ho associato un Cabernet Sauvignon.

 Mi piace molto anche nel brodo con le minestre. Lo uso talvolta con il pomodoro per farci il sugo per la pasta come fossero polpette. Insomma è molto versatile, ha un prezzo che ritengo più che onesto ed il sapore è eccellente.


E' prodotto da "Fior di Loto": un'azienda italiana che produce cibi biologici, prodotti per intolleranze alimentari, bio-cosmetici e detergenti ecologici dal 1972.
La storia di questa azienda è molto interessante e sarebbe da prendere come spunto! 
Il fondatore di tutto ciò fu Riccardo Maschio, un torinese dalla carriera promettente come disegnatore Fiat e giocatore serie A di pallacanestro.  Quando smise con lo sport, si avvicinò allo yoga e alla macrobiotica. Per quest'ultima si recava spesso in Francia per acquistare le materie prime di cui necessitava visto che in Italia non era ancora molto conosciuto questo stile di vita tipicamente orientale.
Nel 1972 viene aperto il primo negozio di prodotti macrobiotici a Torino importandoli direttamente dall'Oriente.
Nel 1975 il sig. Riccardo lascia la Fiat e rileva la fondazione Fior di Loto, acquista un macchinario dall'Oriente ed inizia a produrre le gallette di riso. Fior di Loto inizia così la sua ascesa nel commercio biologico: produce gallette di riso, confeziona cereali e farine e stringe importanti collaborazioni con ditte straniere tra cui anche un laboratorio francese che commercializza argilla pura e cosmetici che la contengono.
Nel 1985, dopo l'entrata in società anche del figlio Roberto Maschio, la ditta si sposta in una sede più grande a Grugliasco (TO) dove stringerà altre importanti collaborazioni con altre ditte che condividono gli stessi valori. La celiachia della figlia di Roberto porterà i capostipiti ad iniziare anche questa avventura in questo ramo di alimentazione per persone intolleranti.
Nel 1996 il sig. Riccardo viene a mancare e l'azienda passerà interamente al figlio che abbandona la parte produttiva e si dedica interamente alla selezione dei prodotti commercializzati con il marchio "Fior di Loto". #pubblicità #Commissioniguadagnate



                                        


@fiordiloto1972
#FiordiLoto1972

lunedì 8 maggio 2017

Tempo di fave 🍵



A maggio arrivano sulle nostre tavole le fave fresche, a chi piacciono logicamente.
A me piacciono.
L'altro ieri le ho trovate dal fruttivendolo e ne ho comprati 3 kg.
Una volta pulite le fave dal loro baccello, ho pesato ed erano 1 kg.
Avrei quindi, in teoria, buttato nell'immondizia ben 2 kg di roba pari a più di mezzo acquisto!! 😲
No no no no, non si può nemmeno sentire questa cosa!

La maggior parte della gente non sa che i baccelli di fave e piselli sono commestibili...e anche buoni oltretutto! In questo modo, oltre a buttare davvero pochissimo scarto, si mangiano tutte le vitamine che notoriamente sono sempre maggiormente nelle bucce della frutta e verdura.
Vi darò quindi oggi 3 semplicissime ricette per usare i baccelli delle fave (perchè sono più cicciottelle e polpose, quelle invece dei piselli sono più sottili e quindi preferisco passarle al passaverdura).

Prima di sbucciare fave e piselli, metto i baccelli in acqua e bicarbonato una decina di minuti e poi li lavo bene: è più facile lavarli quando sono interi, e poi sbuccio.
Come seconda cosa vanno divisi i baccelli perfetti e polposi da quelli più piccoli, scarni e magari un po' rovinati. Si tagliano le estremità (la codina e il picciolo) e anche le due parti dove si uniscono e si forma quel filamento che poi dà fastidio se si mastica. In poche parole divido a metà il baccello e tolgo tutto il perimetro che metto da parte per poi farne il passato. Si ottengono così delle listarelle






RISOTTO AI BACCELLI DI FAVA




Soffriggere della cipolla rossa in poco olio extravergine. Quando è dorata, si aggiungono un paio di manciate di baccelli puliti e si fanno stufare qualche minuto.
Si aggiunge il riso facendolo un po' tostare mescolandolo alla verdura e quindi si aggiunge l'acqua, un dado e un cucchiaio di semini di lino che manterranno il risotto più morbido e cremoso.
Si porta a fine cottura il riso e si serve.  



BACCELLI DI FAVA SALTATI




Un ottimo contorno, veramente buono!
Si mette a rosolare uno spicchio di aglio in poco olio extravergine.
Quando sarà dorato, si aggiungono i baccelli di fava a listarelle, del peperoncino tagliato fine, 3/4 foglie di menta tritate e si aggiusta di sale a piacere (io non lo metto proprio il sale).
Si mescola di tanto in tanto e si fa cuocere finchè le bucce di fava saranno morbide ma non spappolate.
  



PASSATO DI BACCELLI DI FAVA



Per questa ultima ricettina uso tutte la parti più brutte e scartate dal primo passaggio: metto tutto nella pentola a pressione con 1/3 di acqua rispetto al loro volume e faccio cuocere per una decina di minuti.
Quindi si passa tutto bene bene con il passaverdura, si aggiusta di sale, si aggiunge un cucchiaino di zenzero in polvere e si serve con del pecorino grattugiato e dei crostini di pane.




Questo è quanto! Lo scarto prodotto dall'acquisto dei miei 3 kg di fave fresche è stato di 2 cucchiai da minestra di parte fibrosa rimasta nel passaverdura.  💪😜


P.S. Poichè i post dove parlo degli animali sono i più seguiti, ne deduco che anche i mie lettori ne abbiano in casa....
quindi colgo l'occasione per informarvi o ricordarvi, che le fave,al contrario dei piselli, NON vanno date ai cani (agli altri animali non saprei) poichè sono tossiche per loro. 

lunedì 1 maggio 2017

🍴 Ricetta : gnocchi gorgonzola e tarassaco 🍴



 

Gnocchi di patate conditi con gorgonzola e cicoria selvatica

Per fare gli gnocchi:
lessare 500 grammi di patate con la buccia e passarle nello schiacciapatate appena cotte: saranno facili da schiacciare e la buccia sarà l'unico scarto che rimane nello schiacciapatate.
Mescolarle in una ciotola ad un uovo intero, un cucchiaino di sale fino e 200 grammi di farina bianca.
Mescolare fino ad ottenere un composto compatto.
Trasferirlo sulla tavola e lavorarlo a mano aggiungendo della farina qualora appiccicasse troppo.
Prendere quindi di volta in volta un po' di pasta, tirarla con le mani per formare un cordoncino e tagliare gli gnocchi.
Portare ad ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e introdurvi gli gnocchi.
Mentre questi si cuociono, mettere 100 grammi di gorgonzola con un cubetto di burro a sciogliere nel wok. Tagliare a pezzettini la cicoria selvatica e unirla al gorgonzola che si sta fondendo a fuoco basso.
Attendere che gli gnocchi affiorino dall'acqua (quando sono cotti gli gnocchi salgono a galla), scolarli con la schiumarola e adagiarli nel wok.
Saltarli con il sughetto e servire subito.

Davvero molto gustosi: il gorgonzola viene smorzato dalla cicoria che invece acquista un po'di dolcezza dal formaggio. Nell'insieme esce un gusto molto gradito.